Come va?
Questa selecta è per chi risponde tutto bene, ma non va affatto bene.
Perchè annoiare gli altri con le proprie paturnie?
Se non dico niente è come se non ci fosse nessun problema, giusto?
Basta alzare fortissimo il volume della musica
e sperare che sia sufficiente.
Incontrai un viandante di una terra dell’antichità,
Che diceva: “Due enormi gambe di pietra stroncate
Stanno imponenti nel deserto… Nella sabbia, non lungi di là,
Mezzo viso sprofondato e sfranto, e la sua fronte,
E le rugose labbra, e il sogghigno di fredda autorità,
Tramandano che lo scultore di ben conoscere quelle passioni rivelava,
Che ancor sopravvivono, stampate senza vita su queste pietre,
Alla mano che le plasmava, e al sentimento che le alimentava:
E sul piedistallo, queste parole cesellate:
“Il mio nome è Ozymandias, re di tutti i re,
Ammirate, Voi Potenti, la mia opera e disperate!”
Null’altro rimane. Intorno alle rovine
Di quel rudere colossale, spoglie e sterminate,
Le piatte sabbie solitarie si estendono oltre confine.
Questa puntata di Villa Parsec è un po’ diversa dalle altre: abbiamo un ospite speciale che ha spinto l’acceleratore a manetta sugli anni ’80!!!! Gazie Tark! Qua sotto trovate il timelapse del disegno e il mixetto nuovo. Buon ascolto <3